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Donbas devastato: la fine dell’industria del carbone e la probabile scomparsa del cuore industriale della regione

Chas Pravdy - 25 Ottobre 2025 18:29

La politica di occupazione della Russia ha portato alla totale distruzione di un settore industriale fondamentale in Donbas: l’industria del carbone, che una volta rappresentava la spina dorsale dell’economia locale e del benessere della popolazione.

Dalle 114 miniere che operavano prima dello scoppio del conflitto nel 2014, oggi sono attive solo 15, secondo il Direttorato principale dell’intelligence dell’Ucraina.

Tuttavia, gli esperti indipendenti dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina stimano un numero ancora inferiore — appena 7 miniere ancora funzionanti.

L’analista militare e ex giornalista Yevhen Shibalov sottolinea che molte di queste miniere sono ormai utilizzate esclusivamente come pompe per l’acqua sotterranea, e alcune hanno cessato completamente l’attività mineraria.

Il declino irreversibile del settore del carbone è un dato di fatto indiscutibile, che conferma le previsioni fatte anni prima, quando la Russia chiudeva attivamente le sue miniere e si trovava con un eccesso di carbone sul mercato interno.

Shibalov afferma che la Russia ha investito poco nella ricostruzione degli impianti occupati; invece, il suo obiettivo è la distruzione dell’infrastruttura industriale ucraina e il collasso della regione.

La distruzione di impianti industriali fondamentali come l’impianto di coke di Avdiivka, le acciaierie di Mariupol e lo stabilimento chimico „Azot“ a Severodonetsk evidenziano chiaramente le conseguenze catastrofiche della guerra sulla regione.

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