La Croazia reintroduce la formazione militare obbligatoria per i giovani: una risposta alle nuove sfide di sicurezza
Il Parlamento croato ha preso una decisione storica, ripristinando il servizio militare obbligatorio per i giovani cittadini del paese.
Questa mossa segna un significativo cambio nelle politiche di difesa nazionale, rispondendo alle crescenti minacce di sicurezza, alla frequente emergenza di calamità naturali e alle tendenze europee di rafforzamento delle capacità difensive.
La nuova legge prevede un addestramento militare di base della durata di due mesi, che riguarderà principalmente i giovani uomini tra i 19 e i 30 anni.
Croazia, che ha sopprimere il servizio di leva nel 2008 e si è unita alla NATO nel 2009, mira a rafforzare la propria mobilitazione e la posizione strategica nel contesto internazionale.
I primi richiamo si prevedono entro la fine dell’anno corrente, con le sessioni di addestramento che inizieranno all’inizio del 2026.
Da quando è stato abolito il servizio obbligatorio, più di 300.000 ex-cittadini non hanno partecipato ad alcun tipo di formazione militare.
La leva militare coinvolgerà inizialmente i giovani che compiranno 19 anni nel 2026, con circa 4.000 reclute all’anno distribuite su tre basi di addestramento: Knin, Slun e Pojega.
Le donne avranno la possibilità di partecipare volontariamente.
Questa iniziativa cerca di rafforzare le capacità di difesa del paese in risposta alle attuali tensioni regionali e alle sfide geopolitiche, rafforzando anche le sue obbligazioni NATO e aumentando la sua preparedness rispetto ai rischi emergenti.
