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La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo riconosce la Russia colpevole di violazioni dei diritti umani in Transnistria

Chas Pravdy - 24 Ottobre 2025 18:38

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha compiuto un passo importante nel riconoscimento delle violazioni dei diritti umani nella regione non riconosciuta della Transnistria.

Nei suoi pronunciamenti su quattro diversi casi, la corte ha attribuito alla Russia la responsabilità per violazioni sistematiche dei diritti dei residenti della regione, tra cui detenzione illegale, trattamenti crudeli, violazioni del diritto a un processo equo e restrizioni sulla libertà di movimento e di espressione.

In tutti e quattro i casi si è confermato che le gravissime violazioni sono state commesse dalla Russia, interessando principalmente i civili sulla sponda sinistra del fiume Dniester.

Sebbene Moldavia non sia stata ritenuta responsabile, le sentenze sottolineano l’urgenza di adottare misure immediate per tutelare i diritti umani nella zona, considerata molto fragile e vulnerabile.

La corte ha ordinato alla Russia di pagare più di 100.000 euro in risarcimenti tra danni morali e spese legali.

Questa decisione rappresenta un altro passo importante nel campo della giustizia internazionale, dimostrando che, nonostante l’uscita dalla Corte Europea nel marzo 2022 e il rifiuto di riconoscere le decisioni di questa, la giurisdizione della corte rimane valida sui casi presentati prima dell’uscita.

La sentenza sottolinea l’importanza della tutela dei diritti umani in una regione complessa e contesa.

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