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Indagine sulla morte di un militare a Kiev: appelli per trasparenza e giustizia

Chas Pravdy - 24 Ottobre 2025 23:37

Olga Reshetilova, ombudsperson militare dell’Ucraina, ha pubblicamente chiesto alle forze dell’ordine di condurre un’indagine approfondita e completa sulla tragica morte di un militare di 43 anni avvenuta presso il punto di reclutamento militare di Kiev (TCC).

Secondo le sue parole, la situazione pone molte domande non solo alla famiglia del defunto ma anche alla società ucraina nel suo complesso.

Reshetilova ha riferito di mantenere stretti contatti con l’avvocato della famiglia, dal quale ha ricevuto tutte le informazioni disponibili.

I genitori del defunto desiderano chiarire le circostanze che hanno portato alla morte del loro figlio, oltre ad esaminare le azioni delle forze dell’ordine, dei medici e dell’amministrazione militare che potrebbero aver influenzato il tragico epilogo.

La stessa Reshetilova ha sottolineato che tutti i dettagli devono essere scrupolosamente chiariti nell’ambito dell’indagine penale, e ha espresso fiducia affinché le autorità svolgano il loro compito in modo efficace.

Ha invitato chiunque abbia assistito l’incidente o possieda informazioni rilevanti a contattarla direttamente, assicurando la riservatezza.

La vicenda è stata resa pubblica dopo che la polizia di Kiev, il 24 ottobre, ha annunciato di aver avviato un’inchiesta penale sulla morte di un uomo che aveva subito ferite all’interno del centro di reclutamento di Podil e che successivamente è deceduto.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo ha perso conoscenza, è caduto e ha urtato la testa contro una superficie dura, causando probabilmente la sua morte.

Inizialmente, le autorità militari avevano dichiarato che le ferite si eranoverificate a seguito di una caduta, ma le indagini ancora in corso mirano a chiarire tutte le circostanze e a individuare i responsabili.

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