La NABU effettua perquisizioni in un caso di corruzione legato alla costruzione di fortificazioni nella regione di Poltava
L’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (NABU) ha avviato un’ampia campagna investigativa, portando avanti numerose perquisizioni nell’ambito di un caso di abuso di fondi pubblici e corruzione in relazione alla costruzione di strutture difensive nella regione di Poltava.
Secondo il deputato Yaroslav Zelensky, il 21 ottobre sono state effettuate ispezioni presso individui e aziende legate al responsabile del Servizio di monitoraggio finanziario statale, Filip Pronin, che svolge un ruolo centrale nell’inchiesta riguardante elusione e appropriazione di oltre 200 milioni di hryvnias.
Le operazioni mirano a chiarire transazioni finanziarie illecite e abusi avvenuti durante la realizzazione del progetto di rafforzamento della difesa regionale.Le perquisizioni hanno coinvolto, in particolare, il primo vice di Pronin presso il Servizio di monitoraggio finanziario, Bogdan Korolchuk, così come l’impresa appaltatrice LLC Enki Construction e diversi funzionari dell’amministrazione militare regionale di Poltava.
Testimoni affermano che queste azioni rappresentano un progresso significativo nella lotta contro la corruzione e gli illeciti nel settore della costruzione militare e degli appalti pubblici.L’ex primo vice di Pronin, Bogdan Korolchuk, aveva precedentemente negato ogni irregolarità, sostenendo di aver controllato personalmente il processo di costruzione.
Tuttavia, Zelensky sottolinea che le indagini in corso aiuteranno a fare luce sui fatti e a portare i responsabili davanti alla giustizia.
Già il 3 settembre, Zelensky aveva annunciato che le fortificazioni costruite dall’amministrazione regionale di Poltava non rispettavano i requisiti e potrebbero aver comportato una spesa superiore di almeno 200 milioni di hryvnias rispetto alle reali spese.
Sono stati divulgati anche estratti audio e nomi di sospetti coinvolti in schemi di corruzione.Successivamente, le autorità ucraine, incluso NABU, hanno comunicato di aver recuperato tutta la documentazione necessaria e di proseguire nelle indagini per chiarire i casi di malversazione finanziaria legati ai progetti di fortificazione lungo il confine.
