La Polonia smaschera tentativi di sabotaggio russi: arresti e indagini su esplosivi che minacciano Ucraina e UE
Le forze di sicurezza e la procura polacche stanno conducendo indagini approfondite su potenziali atti di sabotaggio orchestrati dai servizi segreti russi sia all’interno del paese che lungo i confini.
Negli ultimi mesi sono stati effettuati numerosi arresti legati alla preparazione di attacchi terroristici con esplosivi e dispositivi incendiarî destinati all’Ucraina e all’Unione Europea.
L’ufficio del pubblico ministero ha ufficialmente confermato l’apertura di un fascicolo investigativo dopo che l’Agenzia di sicurezza interna ha fermato diversi sospetti che, secondo gli inquirenti, tentavano di inviare pacchi con esplosivi in Ucraina con l’obiettivo di destabilizzare la regione.
Si apprende che questi pacchi erano dotati di meccanismi di autoaccensione o di esplosione programmata durante il trasporto, segnando una pianificazione accurata da parte degli agenti russi per intimidire la popolazione e creare instabilità politica.
Sono stati arrestati diversi soggetti, tra cui un cittadino ucraino, Danyl G., che, secondo le indagini, svolgeva compiti affidatigli da spie russe.
Attualmente, è in custodia a Varsavia, dove un tribunale ha deciso di trattenerlo in carcere per tre mesi.
In Romania, sono stati arrestati altri due cittadini ucraini sospettati di collaborare con l’indagato principale.
Questo caso rappresenta una parte di un più ampio piano di operazioni di intelligence russe per aumentare l’instabilità in Ucraina e negli stati membri dell’UE.
Le autorità polacche riferiscono di aver arrestato oltre 55 persone negli ultimi mesi, sospettate di agire in favore del Cremlino, tra cui un cittadino bielorusso e un colombiano sospettato di incendi dolosi e sabotaggi.
Il primo ministro Donald Tusk ha affermato che il governo adotterà misure rigorose contro qualsiasi tentativo di destabilizzare il paese, sottolineando l’importanza di sicurezza e stabilità come elementi fondamentali per la sicurezza europea.