Il ministro russo Lavrov accusa la Polonia di progetti terroristici contro l’aereo di Putin
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha rilasciato una dichiarazione forte, accusando la Polonia di essere coinvolta nella pianificazione di atti terroristici contro l’aereo di Vladimir Putin.
Secondo Lavrov, queste accuse sono basate sulle parole del ministro polacco degli Esteri, Radosław Sikorski, che ha dichiarato pubblicamente che lo spazio aereo polacco non può garantire la sicurezza del volo del leader russo durante un ipotetico attraversamento della Polonia in direzione di Budapest.
Lavrov ha espresso preoccupazione che la Polonia possa essere incline a orchestrare provocazioni, comprese possibili esplosioni o attacchi contro l’aereo russo.
Ha inoltre fatto riferimento a una decisione del tribunale polacco che ha rifiutato l’estradizione in Germania di un sospettato ucraino, Volodymyr Zhuravlov, coinvolto nel sabotaggio del gasdotto Nord Stream, affermando che la sentenza sosteneva implicitamente il terrorismo.
Le autorità polacche, tra cui i ministri della Difesa e degli Affari Esteri, hanno avvertito che se l’aereo di Putin tentasse di attraversare il territorio polacco in rotta per Budapest, potrebbe essere intercettato e costretto all’atterraggio.
Temono che il sistema giudiziario possa essere utilizzato per arrestare il leader russo, aumentando le tensioni geopolitiche.
Nel frattempo, funzionari dell’UE come Kaja Kallas hanno espresso preoccupazione riguardo alla possibilità che Putin, nonostante l’ordine di arresto emesso dalla Corte penale internazionale, possa arrivare in Europa.
Nei circoli diplomatici polacchi, si ritiene improbabile che Putin scelga di volare attraverso lo spazio aereo polacco per raggiungere Budapest, data la complessità politica e i rischi di sicurezza implicati.
