I servizi di intelligence rumeni sventano un complotto di sabotatori ucraini su ordine della Russia a Bucarest
Secondo le autorità di intelligence rumene, due cittadini ucraini sono stati arrestati nel paese con l’accusa di aver tentato di incendiarsi la sede di «Nova Poshta», il principale servizio postale nazionale, a Bucarest.
Le indagini indicano che gli ucraini sono arrivati dalla Polonia portando con sé pacchi contenenti sostanze infiammabili e dispositivi GPS, attivati a distanza per innescare un incendio doloso.
Le agenzie di sicurezza, collaborando con partner stranieri, hanno rapidamente identificato i pacchi pericolosi, li hanno fatti saltare in aria e hanno così evitato una potenziale catastrofe.
Si rileva inoltre che tali individui erano sotto la sorveglianza dei servizi segreti russi, che ne monitoravano attentamente i movimenti finendo di fine settembre e all’inizio di ottobre.
Le indagini sono ancora in corso, coinvolgendo le autorità rumene per approfondire i possibili collegamenti con reti di sabotatori sotto il controllo della Russia che operano in Europa.
È importante sottolineare che si tratta di un episodio isolato: oggi in Polonia sono state arrestate otto persone sospettate di preparare azioni di sabotaggio e di aver preso di mira obiettivi militari e infrastrutture critiche.
