Finanziamento dell’arsenale nucleare americano e crisi politica: esaurimento delle risorse e rischi per la sicurezza nazionale
In prossimità di un’ulteriore crisi finanziaria legata al sostegno dell’arsenale nucleare degli Stati Uniti, la situazione si è fatta critica.
Secondo CNN, i fondi residui destinati alla manutenzione e all’aggiornamento delle armi nucleari finiranno entro un mese.
Nel frattempo, la crisi politica causata dai ritardi nel budget dura ormai da oltre due settimane, con entrambe le camere del Congresso che non riescono a raggiungere un accordo che permetta di riprendere le attività governative e finanziare le principali agenzie federali.
I senatori sono tornati a Capitol Hill, ma i segnali di progresso nelle trattative sono praticamente nulli.
Contestualmente, circa 1.400 dipendenti federali, tra cui personale dell’Amministrazione nazionale per la sicurezza nucleare (NNSA), sono stati costretti a congedi non retribuiti a causa dello shutdown del governo.
Il segretario all’Energia degli Stati Uniti, Chris Wray, ha riferito che l’amministrazione e l’ufficio del bilancio della Casa Bianca stanno tentando di trovare fondi alternativi per ridistribuire le risorse e mantenere in servizio circa tremila appaltatori della NNSA, anche se questi fondi dureranno solamente un mese.
Lo shutdown parziale del governo, il primo in quasi sette anni, è iniziato il 1° ottobre a causa di profonde divisioni tra democratici e repubblicani.
Di conseguenza, il Senato ha respinto per la nona volta la proposta di bilancio della Camera dei Rappresentanti.
Le implicazioni di questa crisi per la sicurezza nazionale statunitense rimangono incerte, e la risoluzione di questa situazione rappresenta una priorità urgente per il governo.