Attacchi aerei russi in Ucraina: offensiva massiccia di droni e missili
Nella notte tra il 21 e il 22 ottobre, l’Ucraina ha nuovamente vissuto un attacco aereo di vasta scala condotto dalla Russia, che ha impiegato un arsenale sofisticato per colpire il suo territorio.
Secondo le fonti ufficiali delle Forze Aeree ucraine, il nemico ha lanciato un attacco massiccio utilizzando due missili balistici Iskander-M e KN-23, oltre a quattro missili guidati antiaerei S-300.
Inoltre, sono stati lanciati quasi 100 droni d’attacco di vari tipi, tra cui Shahed, Heron e altri modelli, diretti verso diverse regioni del paese.
Le difese aeree ucraine sono riuscite a abbattere o sopprimere 58 droni, ma 37 droni e tutti i missili hanno raggiunto i loro obiettivi.
Gli attacchi sono stati registrati in 10 località diverse, dimostrando l’entità e la precisione dell’offensiva.
Secondo le forze armate ucraine, la maggior parte dei droni di attacco, circa 70 su 98, erano del tipo Shahed, rappresentando una sfida significativa per le capacità di difesa aerea.
La difesa è stata garantita dall’aviazione ucraina, dalle unità di difesa antiaerea, dai sistemi di guerra elettronica e dai gruppi mobili di fuoco.
Nella mattinata del 22 ottobre, la situazione rimaneva tesa, con diversi droni ancora volanti e rappresentanti di una minaccia continua per la sicurezza nazionale.
Questo episodio si aggiunge alla serie di attacchi missilistici e di droni russi, ormai diventata una tattica quotidiana nel conflitto contro l’Ucraina.
