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Le forze ucraine abbattano un altro drone kamikaze e respingono gli attacchi di droni russi questa notte

Chas Pravdy - 20 Ottobre 2025 07:32

Nella notte del 20 ottobre, i difensori dell’Ucraina hanno nuovamente dimostrato la loro grande professionalità abbattendo quattro droni kamikaze Shahed-136 lanciati dagli occupanti russi con l’intento di colpire il territorio ucraino.

Questo episodio si è verificato durante un attacco notturno su larga scala, quando il nemico ha intensificato le attività di ricognizione e di attacco contro le infrastrutture ucraine.

Il canale ufficiale Telegram delle Forze Navali ucraine riferisce che i nostri militari sono riusciti a eliminare con successo i droni nemici che tentavano di entrare nello spazio aereo del paese.

I marinai, in collaborazione con altre componenti della difesa, continuano a combattere efficacemente il nemico su terra, in mare e in aria.

Sebbene il luogo esatto degli abbattimenti non sia specificato nel rapporto, è noto che nella notte del 20 ottobre in tutte le regioni costiere — da Odessa a Cherson — sono state attivate le sirene di allerta aerea.

Verso mezzanotte, fonti da Odessa hanno segnalato potenti esplosioni vicino al porto di Pivdenne, confermando l’uso presunto di armi balistiche dalla Crimea e obiettivi veloci della regione.

Parallelamente, droni russi hanno provocato un grande incendio nei magazzini di Odessa, aumentando la tensione nella regione.

Le Forze Aeree ucraine hanno comunicato della presenza di UAV nemici provenienti dal Mar Nero, diretti verso la regione di Odessa.

Video e testimonianze pubblicate sui canali Telegram locali mostrano l’attività crescente di droni russi.

Attualmente si stanno raccogliendo dettagli ufficiali riguardo agli attacchi aerei nella zona di Pivdenne, ma le prime indiscrezioni indicano l’impiego di diversi tipi di droni mirati a città e obiettivi militari.

Nel frattempo, la regione di Chernihiv ha subito un altro attacco contro un impianto energetico, lasciando migliaia di cittadini ucraini senza elettricità, complicando ulteriormente la già critica situazione della regione.

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