La Russia prevede di produrre oltre 35.000 droni Shahed entro la fine del 2025
Secondo le autorità di intelligence ucraine, entro la fine del 2025, la Russia mira a fabbricare più di 35.000 droni da attacco di tipo Shahed, rappresentando un passo importante nell’espansione delle capacità militari del paese aggressore.
Vadym Skibitsky, vice capo dell’Intelligence militare del Ministero della Difesa, ha dichiarato che i russi stanno intensificando attivamente i ritmi di produzione dei veicoli aerei senza pilota e non hanno intenzione di fermarsi a questi numeri.
Ha sottolineato che i piani si estendono oltre, e che continuano ad espandere le capacità di produzione, alimentando crescenti preoccupazioni in Ucraina: infatti, questi droni sono già impiegati per attacchi mirati e atti di terrorismo.
Nelle aree intorno a Pokrovsk si registrano danni considerevoli, con zone ricoperte da fibra ottica proveniente da droni FPV.
Inoltre, si segnala che la Russia ha già reclutato circa l’80% dei contratti di militari pianificati – oltre 403.000 – e si prevede che raggiungerà gli obiettivi di reclutamento entro la fine dell’anno, riducendo così la necessità di mobilitazione.
Secondo il quotidiano The Telegraph, tra il 2023 e il 2024, le aziende cinesi hanno fornito alle imprese russe sanzionate componenti per droni del valore di almeno 63 milioni di dollari.
Di questa somma, circa 14,3 milioni di dollari sono stati ricevuti da aziende russe coinvolte nella produzione di droni kamikaze Shahed di origine iraniana, confermando una crescente collaborazione militare-tecnologica tra i paesi.
