• En
  • Es
  • De
  • Fr
  • It
  • Ук

Scoperte archeologiche in Croazia fanno luce sulla battaglia degli antichi soldati romani

Chas Pravdy - 18 Ottobre 2025 07:29

Le recenti indagini archeologiche in Croazia hanno portato alla luce segreti del passato, permettendo di ricostruire eventi avvenuti più di 1.700 anni fa.

Durante gli scavi di un antico pozzo nella città di Osijek, nota all’epoca romana come Mursa, gli archeologi hanno scoperto i resti scheletrici di sette uomini, gettati lì disordinatamente molti secoli fa.

Analizzando questi resti, si ipotizza che si tratti di soldati romani che parteciparono alla battaglia di Mursa nel 260 d.C.

Gli scheletri sono stati trovati in varie posizioni, tra cui uno capovolto, suggerendo diverse circostanze della loro morte.

Tra gli artefatti rinvenuti figurano armi rotte, armature e attrezzature, probabilmente tutti oggetti di valore rimossi prima di gettare i corpi nel pozzo.

Tutti gli uomini erano adulti, alcuni giovani e altri di mezza età.

Numerosi scheletri presentano ferite alla testa e alle costole, indicative di traumi violenti precedenti alla morte.

È interessante notare che sono stati trovati anche segni di infiammazione e lesioni interne, suggerendo che questi uomini potrebbero aver sofferto di infezioni respiratorie o traumi vicino al decesso.

La datazione al radiocarbonio ha confermato che i resti risalgono alla seconda metà del III secolo, corrispondente a una moneta romana trovata nel pozzo, coniata nel 251 d.C.

Gli studiosi sottolineano che le caratteristiche di questi resti sono tipiche di fosse comuni di soldati in battaglie storiche, come quelle trovate in numerosi siti di cruenti scontri dell’antichità.

Considerando la posizione del sito vicino all’antica città di Mursa, gli ricercatori concludono che i resti probabilmente appartengono a guerrieri che combatterono nella battaglia di Mursa del 260 d.C., rappresentando un importante passo avanti nella comprensione dei conflitti militari romani.

Fonte