L’unità di intelligence navale ucraina libera i combattenti dalla prigionia in regione di Luhansk
In una serie di operazioni speciali eroiche e meticolosamente pianificate, le forze armate ucraine, in particolare l’unità di ricognizione speciale della Marina chiamata ‘Angeli’, hanno realizzato un passo fondamentale nel recupero della libertà dei nostri compatrioti.
Grazie a questi sforzi, sono stati liberati due militari ucraini — un veterano di 29 anni e un membro della Guardia Nazionale di 34 anni — dopo quasi tre anni di cattività nel territorio temporaneamente occupato di Luhansk.
Questo risultato è stato possibile grazie a una stretta collaborazione con l’Avvocato Militare Olga Reshetilova, che ha coordinato l’operazione.
I dettagli di questa missione sono stati annunciati da Oleksiy Kharchenko,responsabile dell’amministrazione militare di Luhansk.
Secondo lui, il membro della Guardia Nazionale, precedentemente considerato disperso, in realtà era tenuto in prigionia e sottoposto a lavori forzati da parte dei collaboratori.
La madre del veterano, anch’ella militare, ha chiesto aiuto all’avvocato militare dopo aver appreso che suo figlio, vittima di torture ed in fuga, si trovava sul territorio occupato.
Durante l’operazione sono state effettuate due evacuazioni parallele, con l’estrazione di entrambi i soldati da luoghi diversi senza rivelare i piani.
Attualmente, gli eroi ucraini sono al sicuro in territori sotto il controllo ucraino.
Artem Diblenko del gruppo ‘Angeli’ ha spiegato che la rapida ricerca e organizzazione dell’evacuazione richiedevano una velocità e una precisione eccezionali, poiché le loro vite erano in pericolo.
Questo episodio dimostra il coraggio e il grande livello di professionalità dei militari ucraini, che rischiano ogni giorno la vita per la libertà e l’indipendenza dell’Ucraina.
