Zelensky propone uno scambio di armi con Trump: un’idea che coinvolge droni e missili Tomahawk
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la sua visita alla Casa Bianca, ha fatto una dichiarazione sorprendente riguardo alle forniture militari e alla collaborazione con gli Stati Uniti.
Ha sottolineato che l’Ucraina possiede migliaia di droni prodotti localmente, fondamentali per le nostre capacità difensive, ma purtroppo il nostro arsenale non include missili strategici come i Tomahawk, che sono essenziali nella guerra moderna.
Per questo motivo, ha proposto un tipo di scambio: gli Stati Uniti potrebbero fornire all’Ucraina missili Tomahawk in cambio dei nostri droni.
Zelensky ha affermato che l’Ucraina è disposta a consegnare i propri droni, purché Washington consenta l’uso dei missili Tomahawk nell’ambito della cooperazione.
Ha evidenziato che tale scambio potrebbe rafforzare entrambe le parti e migliorare le capacità di difesa.
In risposta, Trump ha manifestato interesse per l’accordo e ha confermato che gli Stati Uniti possiedono tali missili, valutando questa possibilità in considerazione della loro capacità produttiva e delle esigenze degli alleati.
Tuttavia, le decisioni riguardo alla consegna dei missili Tomahawk sono attualmente congelate — l’argomento viene trattato con cautela, con il deputato Chernev che ha affermato che il processo è stato ufficialmente sospeso.
Trump ha detto che l’eventuale consegna di questi missili all’Ucraina potrebbe riemergere all’ordine del giorno — ma, a suo avviso, è meglio concludere la guerra senza usare i Tomahawk.
Intende inoltre discutere e coordinare questa questione con Putin, anche se al momento la possibilità di impiegarli resta incerta.
La situazione rappresenta un complicato gioco diplomatico, dove interessi e rischi cambiano continuamente, e le decisioni sulla loro consegna possono influenzare significativamente l’andamento del conflitto e la sicurezza internazionale.
