Le forze di occupazione russe intensificano le misure di filtrazione nei territori temporaneamente occupati in Ucraina
Nelle regioni temporaneamente occupate dall’Ucraina, le autorità di occupazione russe hanno notevolmente aumentato le loro azioni repressive introducendo controlli su larga scala con l’obiettivo di costringere la popolazione locale a ottenere passaporti russi.
Secondo il Centro di Resistenza Nazionale, la situazione si è aggravata in aree dove le operazioni di filtrazione, che prima si limitavano ai posti di blocco, si sono estese a strutture interne come imprese, istituzioni e servizi pubblici.
È stato rivelato che anche i dipendenti di questi settori hanno ricevuto istruzioni chiare di identificare coloro che non possiedono un passaporto russo, il che mette a rischio la deportazione, la confisca dei beni o la sospensione dei pagamenti sociali.
Questo sforzo appare mirato ad eliminare chi non sia fedele, lasciando solo i sostenitori dell’occupante.
Secondo recenti rapporti del CNS, tutti i crimini commessi dalle forze russe saranno documentati e perseguiti legalmente dopo la liberazione dei territori ucraini, garantendo giustizia e responsabilità legale per il popolo ucraino.
