La Svizzera condanna l’aggressione di un uomo di lingua russa a una famiglia ucraina su un treno
L’incidente avvenuto in Svizzera ha suscitato rapide reazioni sia in Ucraina che a livello internazionale, dopo che un uomo di lingua russa ha aggredito una famiglia che parlava ucraino a bordo di un vagone del treno.
Il Ministero degli Esteri ucraino ha condannato fermamente questa provocazione, definendola «orribile» e riaffermando l’intenzione di far perseguire i responsabili.
Secondo il portavoce del ministero, Georgiy Tihiy, le autorità svizzere stanno già conducendo un’indagine e ogni forma di linguaggio di odio e ostilità interetnica dovrebbe essere condannata senza esitazioni.
L’incidente è avvenuto nel cantone di Berna, quando l’uomo, apparentemente sotto l’effetto dell’alcol, ha iniziato a minacciare la famiglia dopo aver udito il loro parlare ucraino, addirittura chiedendo al padre perché non fosse «nelle trincee».
Il video, diffuso sui social media, mostra le minacce e il comportamento aggressivo del molestatore, che ha anche proferito parole volgari.
Secondo i testimoni, l’uomo, con una lattina di birra accanto, ha iniziato a molestare la famiglia, minacciando di morte e chiedendo perché il padre non stesse combattendo in guerra.
La famiglia, con radici bielorusse, è rimasta profondamente sconvolta, specialmente il loro bambino di un anno.
La moglie ha riferito che l’aggressore si è calmato solo dopo essere stato respinto.
La polizia di Berna ha confermato di aver avviato un’indagine e di voler perseguire il responsabile.
Questo episodio non è isolato in Europa; in passato, le autorità ceche hanno arrestato quattro cittadini di lingua russa per aver aggredito volontari ucraini a Praga, evidenziando l’aumento di tensione e aggressioni contro gli ucraini nella regione.
