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La Russia propone un ‘cessate il fuoco locale’ per ripristinare le operazioni della centrale di Zaporizhzhia: i punti principali

Chas Pravdy - 15 Ottobre 2025 07:37

Il conflitto intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (ZNPP) si intensifica con la Russia che propone un cosiddetto “cessate il fuoco locale” con l’obiettivo di ripristinare l’alimentazione esterna di energia alla stazione, attualmente sotto il suo controllo.

Mosca suggerisce una sospensione temporanea delle ostilità nelle vicinanze della centrale per consentire la riparazione di due linee elettriche danneggiate: la “Dniprovskaya” e la “Feroslaving-1”, necessarie per garantire un’erogazione stabile di energia.

Secondo quanto riportato dalla BBC, citando il rappresentante della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, i lavori di riparazione potrebbero iniziare già alla fine della settimana, a condizione che si raggiunga un accordo su un cessate il fuoco locale.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso preoccupazione per la situazione, sottolineando che la condizione dell’impianto è critica e che gli attacchi recenti rappresentano una minaccia grave alla sicurezza.

A causa dei danni, la centrale ha dovuto attivare generatori diesel di emergenza, aumentando il rischio di incidenti nucleari.

Zelensky ha dichiarato che gli attacchi incessanti mettono in pericolo il raffreddamento del combustibile nucleare, con conseguenze potenzialmente disastrose.

La Russia nega ogni coinvolgimento negli attacchi, accusando l’Ucraina, mentre Kiev cerca di coordinare lavori di riparazione congiunti per ripristinare l’alimentazione esterna.

Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiga ha dichiarato che la Russia ha deliberatamente scollegato la centrale dalla rete elettrica per testare la capacità di collegarla al proprio sistema energetico.

Il direttore generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, ha avvertito che un completo blackout dei sistemi di emergenza potrebbe portare alla fusione del combustibile e a una catastrofe nucleare potenziale.

La centrale di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa e occupata dalle forze russe dal 2022, non produce attualmente energia ma necessita di un’alimentazione stabile per il raffreddamento del combustibile nucleare e per prevenire un disastro nucleare.

L’Ucraina è pronta a collaborare per riparare le linee di trasmissione e ripristinare l’alimentazione, ma la situazione rimane una delle più tese e pericolose nel recente conflitto europeo.

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