I droni ucraini e le tecnologie all’avanguardia cambiano il volto della battaglia a Pokrovsk
Sulla linea di fronte di Pokrovsk, le forze armate ucraine impiegano attivamente velivoli senza pilota (UCAV), in particolare droni FPV, per colpire obiettivi nel profondo della retroguardia nemica a distanze che superano i 40 chilometri.
Questa strategia consente di interrompere direttamente le catene logistiche e di distruggere obiettivi chiave nemici senza dover impegnarsi in combattimenti diretti.
Secondo Sergii Okishev, ufficiale di comunicazione del 7° corpo di risposta rapida delle forze di assalto aerea (VSD), i droni ucraini eliminano efficacemente equipaggiamenti e obiettivi nemici, proteggendo nel contempo i nostri soldati da attacchi pericolosi.
Nell’ultima settimana, le forze russe hanno subito perdite superiori alle 430 persone, a testimonianza di un aumento dell’attività nemica e degli sforzi per sfondare le difese nonostante le avverse condizioni climatiche.
Nelle posizioni meridionali, in particolare nella regione di Liman, i droni ucraini distruggono non solo la logistica avversaria, ma anche complessi robotici terrestri equipaggiati con lanciagranate.
Recentemente, è stato neutralizzato un complesso robotico terrestre prima che potesse aprire il fuoco.
Okishev ha sottolineato che l’Ucraina detiene un notevole vantaggio tecnologico, grazie a droni FPV migliorati, in grado di raggiungere strutture logistiche a Kurakhovo, a più di 40 chilometri dalla linea del fronte, consentendo di monitorare le posizioni nemiche e bloccarne il movimento.
Si sa anche che le truppe russe adottano una tattica di invio di soldati in battaglia in modo tale che non siano destinati al ritorno: mentre inviano addestrati soldati, i droni ne sorvegliano movimenti e stato, complicando significativamente le operazioni del nemico.
