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Attacchi russi su Kamianske e Pavlohrad: una nuova ondata di colpi energetici nella regione di Dnipropetrovsk

Chas Pravdy - 15 Ottobre 2025 08:27

L’attacco notturno con droni condotto dalle forze russe nella regione di Dnipropetrovsk evidenzia chiaramente la crisi energetica che continua a intensificarsi, con Mosca che punta a indebolire ulteriormente l’Ucraina attraverso attacchi mirati alle infrastrutture strategiche.

Il 15 ottobre, secondo quanto riferito dall’amministrazione militare regionale, diversi droni russi hanno colpito impianti chiave e infrastrutture energetiche nelle città di Kamianske, Pavlohrad e nelle comunità circostanti, causando danni estesi e incendi.

Tra gli obiettivi raggiunti ci sono le centrali termoelettriche di DTEK, che aggravano la già precaria situazione del sistema energetico ucraino in vista della stagione invernale.

Durante gli attacchi, un giovane di 19 anni è stato ferito e trasportato in ospedale con ferite di media gravità.

Le forze ucraine sono riuscite a abbattere 37 droni kamikaze, ma alcuni sono comunque riusciti a raggiungere i loro obiettivi, provocando incendi in aree industriali e di trasporto.

I residenti locali hanno segnalato blackout e problemi con il rifornimento idrico in alcune zone.

Le autorità hanno confermato che uno degli obiettivi era la centrale termoelettrica di Kamianske, anche se questa informazione non è ancora ufficialmente confermata.

Il Ministero dell’Energia ha dichiarato che la Russia ha cambiato tattica, passando da attacchi massivi e simultanei contro grandi infrastrutture a interventi più mirati in specifiche regioni.

Il presidente russo Vladimir Putin ha proposto un ‘accordo di cessate il fuoco locale’ per consentire il ripristino del funzionamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che Mosca aveva precedentemente disconnesso dalla rete elettrica per esercitare pressione sull’Ucraina.

Nel frattempo, persistono problemi di distribuzione di energia e acqua a Kamianske e nelle aree limitrofe.

Gli esperti avvertono che queste pesanti offensive segnano solo l’inizio di una nuova ondata di terrorismo energetico da parte della Russia, che mette a rischio la stabilità del paese in vista dell’inverno.

Si consiglia agli ucraini di prepararsi a sfide prolungate e di mantenere alta la resilienza nel difendere la loro indipendenza energetica e la stabilità nazionale.

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