Verità distorta: gli esperti smentiscono le falsità russe sul sistema di elusione automatica del drone «Gherbera»
Recentemente, i media russi hanno diffuso video e dichiarazioni che affermano che i droni ucraini «Gherbera» sono presumibilmente equipaggiati con sistemi automatici di elusione contro i UAV ucraini.
Tuttavia, la realtà è ben diversa.
Esperti di guerra elettronica e comunicazioni, tra cui Sergey «Flesh» Beskrestnov, hanno chiarito nel loro canale Telegram che queste affermazioni non trovano fondamento.
Hanno spiegato che nei filmati non si vede alcun segno di un sistema di elusione autonomo; si tratta invece di un operator umano che controlla il drone tramite radiocomando, manovrandolo in tempo reale.
Inoltre, l’esperto ha sottolineato dettagli tecnici: sui video si notano due antenne del modulo di controllo radio, simili a quelle usate nei droni russi «Shahid».
Quindi, non si tratta di un sistema autonomo, ma di un controllo umano con feedback visivo tramite telecamera.
La componente hardware del drone russo «Gherbera» non nasconde segreti: in passato, le telecamere erano montate all’esterno in modo improvvisato, ora sono posizionate all’interno del corpo in schiuma, rendendo più difficile la loro individuazione.
Attualmente, le forze ucraine stanno sviluppando sistemi di intercettazione economici per abbattere questi droni, anche se la mancanza di fondi limita il loro ampio impiego.
Inoltre, sono stati trovati detriti di un drone russo «Gherbera» su una base militare in Polonia, confermando le operazioni attive e le perdite subite dalla Russia.