Rilascio degli ostaggi: un passo importante in un conflitto durato oltre due anni
In un giorno storico per la regione, il gruppo palestinese Hamas ha ufficialmente liberato tutti e venti gli ostaggi tenuti in cattività per più di due anni.
Questo evento rappresenta una svolta fondamentale negli sforzi per recuperare i prigionieri e potrebbe contribuire a ridurre le tensioni nella zona.
Secondo fonti ufficiali, la liberazione è avvenuta tramite la Croce Rossa, che ha preso in custodia i 13 ultimi ostaggi, confermando l’accordo tra le parti.
Tra i liberati ci sono figure note come Evyatar David, Rom Braslavsky, Elkana Bobot, Avinatan Or, Yosef-Ha’im Ohana e altri.
Rappresentanti delle forze di sicurezza, incluso l’IDF, hanno confermato che tutti e 20 sono stati trasferiti nel territorio israeliano e sono in condizione soddisfacente.
Inoltre, nell’ambito degli accordi, Hamas si è impegnata a restituire i corpi di 28 ostaggi deceduti, alcuni dei quali dovrebbero essere consegnati entro l’ora di pranzo del 13 ottobre.
Tuttavia, sono emerse difficoltà nel localizzare alcuni dei corpi, il che potrebbe ritardare il loro ritorno.
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, sebbene abbia espresso opposizione ad alcuni aspetti dell’accordo, ha pubblicato un video celebrando il rilascio dei primi ostaggi israeliani da Gaza e ha espresso gratitudine per il loro ritorno, rappresentando un passo importante verso il rafforzamento della sicurezza nazionale.
