La Russia ha esaurito le risorse per reclutare volontari nella guerra? Analisi della situazione attuale
Immaginate una scena in cui tutti i cittadini russi disposti a trarre profitto economico dalla guerra hanno già sottoscritto un contratto con le forze armate.
È proprio questa la realtà che gli analisti stanno osservando negli ultimi tempi, dopo aver monitorato le ultime tendenze in materia di mobilitazione.
Le autorità russe, nel tentativo di reclutare nuovi volontari per il conflitto contro l’Ucraina, hanno ricorso a incentivi finanziari consistenti, offrendo pagamenti lump sum elevati.
Ad esempio, gli abitanti del distretto autonomo di Khanty-Mansi ricevono fino a 3,2 milioni di rubli, pari a circa 39.000 dollari, per firmare un contratto di partecipazione alle operazioni militari.
Tuttavia, come evidenziato dagli esperti dell’Institut for the Study of War negli Stati Uniti, questa strategia sta perdendo efficacia.
Il numero di nuovi contratti sottoscritti non aumenta nemmeno nelle regioni dove le indennità sono più alte, indicando che il mercato dei potenziali volontari sta raggiungendo una saturazione.
Già oggi si può notare che le persone motivate principalmente dal denaro sono ormai quasi del tutto esaurite.
Coloro che desideravano approfittare della guerra hanno già preso la loro decisione e firmato un contratto a febbraio scorso.
Inoltre, l’incremento costante delle indennità — ad esempio, circa 500.000 rubli ogni 3-4 mesi, superando i 6.000 dollari — e l’ampliamento dei benefici sociali indicano una diminuzione delle sequenze di reclutamento.
Se le autorità non troveranno nuovi stimoli, la Russia potrebbe trovarsi di fronte a problemi seri: senza abbastanza volontari, le perdite sul fronte potrebbero diventare ingestibili, costringendo Vladimir Putin a ricorrere a mobilitazioni forzate dei riservisti o a negoziati autentici.
Attualmente, gli uffici di reclutamento hanno come interlocutori principalmente persone anziane e con malattie croniche, a testimonianza di un cambiamento nella composizione del nuovo contingente.
La maggior parte di loro è motivata da benefici economici e privilegi sociali: accesso prioritario alle università, posticipi sui prestiti o cancellazione dei debiti.
È anche importante menzionare la prevista mobilitazione autunnale in Russia, che si svolgerà dal 1 ottobre al 31 dicembre, con l’obiettivo di arruolare 135.000 nuovi componenti.
Il Cremlino sta già preparando riforme legislative per consentire la mobilitazione durante tutto l’anno, al fine di assicurare un flusso costante di nuovi arruolamenti e ridurre progressivamente la resistenza sociale alle misure di mobilitazione.
