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Inizio di un processo storico di scambio di ostaggi tra Israele e Hamas: passi verso un rilascio completo e la fine del conflitto

Chas Pravdy - 13 Ottobre 2025 08:19

A Washington e in Medio Oriente è in corso un complesso e importante processo di scambio di ostaggi, che testimonia gli sforzi diplomatici e il forte desiderio di pace.

Il 13 ottobre, a Gaza, è stata avviata un’operazione speciale finalizzata a liberare i sopravvissuti israeliani tenuti in ostaggio dai militanti di Hamas.

Questo rappresenta la prima fase di un accordo più ampio di cessate il fuoco e di cessazione delle ostilità nella regione, negoziato con la partecipazione attiva del presidente statunitense Donald Trump.

Secondo i termini dell’accordo, Israele si impegna a liberare entro lunedì circa 2000 detenuti palestinesi, tra cui condannati e detenuti amministrativi.

In seguito, è prevista la consegna di altri 28 ostaggi israeliani — di cui 26 sono deceduti e due la cui sorte è ancora sconosciuta.

La logistica dell’operazione prevede che la Croce Rossa Internazionale consegni gli ostaggi alle forze di sicurezza israeliane, che a loro volta li trasferiranno in Israele per essere ricongiunti alle famiglie e successivamente trasportati inelicottero negli ospedali, dove riceveranno cure mediche.

I rappresentanti delle organizzazioni sottolineano che tali operazioni, estremamente complesse, richiedono una pianificazione accurata e misure di sicurezza rigorose per minimizzare i rischi.

Questo processo rappresenta non solo un gesto umanitario, ma anche un significativo progresso diplomatico, che riporta speranza di pace e stabilità nella regione.

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