Zelensky valuta le provocazioni di droni russi contro l’Europa come tattiche di pressione di successo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky considera che le recenti attività della Russia, tra cui il lancio di droni nei paesi dell’Unione Europea e la violazione dello spazio aereo europeo da parte di velivoli russi, siano parte di una strategia efficace di Mosca volta a destabilizzare e mettere sotto pressione l’Europa.
Secondo Zelensky, queste provocazioni rappresentano un’estensione della politica di Vladimir Putin, mirata ad aumentare la tensione e a testare la reazione della comunità internazionale.Zelensky ha sottolineato che questi attacchi non sono solo dimostrazioni di forza, ma anche un modo per valutare le capacità di difesa aerea europea.
Ha osservato che, durante gli ultimi incidenti, il settore militare polacco è riuscito a intercettare solo alcuni dei numerosi droni lanciati dalla Russia, consentendo a Mosca di valutare la vulnerabilità delle difese aeree europee.
Il leader ucraino ha suggerito che la Russia mira a ridurre le forniture di sistemi di difesa aerea all’Ucraina, creando tensioni tra i paesi europei.Inoltre, Zelensky ha affermato che queste provocazioni sono destinate anche a preparare la società russa a una futura escalation, specialmente nella regione baltica e in Polonia.
Ha fatto un paragone con i primi passi dell’aggressione russa nel 2014 contro la Crimea, sottolineando che la reazione internazionale di allora fu insufficiente e poco coordinata.
Zelensky ha avvertito che tali provocazioni rappresentano un serio rischio, poiché stanno preparando il pubblico russo a future azioni militari più ampie, veicolando messaggi propagandistici che influenzano l’opinione interna.In sintesi, Zelensky mette in guardia sul fatto che questa strategia costituisce una minaccia concreta per la stabilità della regione e invita l’Europa a rimanere vigile e unita nel prevenire un’ulteriore escalation, con l’obiettivo di preservare la pace e la sicurezza del continente.
