Restrizioni nel gas e rischi invernali per l’Ucraina
Con l’avvicinarsi della stagione fredda in Ucraina, crescono le preoccupazioni riguardo a potenziali crisi energetiche causate dagli attacchi nemici alle strutture di estrazione del gas.
Colpi di missile mirati hanno compromesso l’infrastruttura del gas nel paese, creando rischi di squilibrio tra offerta e domanda.
La società statale Naftogaz sta già adottando misure per aumentare le importazioni di gas e creare riserve aggiuntive, ma queste potrebbero non bastare.
L’ex ministro dei Servizi abitativi e comunali e deputato Oleksii Kucherенко ha affermato nel programma ‘Superposizione’ che, di fronte a carenze di gas, le regioni ucraine potrebbero ritardare l’inizio della stagione di riscaldamento per ridurre i consumi e evitare l’esaurimento delle riserve critiche.
Ha sottolineato che il massimo consumo di gas si concentra a fine gennaio e febbraio, quando le temperature scrivono sotto lo zero.
Questa situazione rappresenta sfide aggiuntive per i dispatchers energetici, che devono gestire attentamente le quantità di gas durante le ondate di freddo, poiché una pressione insufficiente nelle tubature può impedire il corretto funzionamento delle caldaie, provocando un abbassamento della temperatura interna agli edifici.
Di norma, l’inizio della stagione di riscaldamento viene approvato dalle autorità locali dopo la decisione del governo, quando la temperatura media di tre giorni consecutivi si mantiene a otto gradi o meno.
Attualmente, a Leopoli, le autorità locali avvertono che una carenza di gas potrebbe ritardare l’avvio della stagione di riscaldamento, mettendo a rischio il comfort e la sicurezza dei residenti.
Inoltre, si stanno svolgendo proteste contro metodi alternativi di fornitura idrica senza energia elettrica, complicando ulteriormente la gestione delle utilità in città.
