Il presidente serbo esprime delusione per le proposte di Gazprom e minacce di ricatto
Il presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, ha espresso apertamente il suo disappunto e le sue preoccupazioni riguardo alle recenti proposte della Russia relative alla fornitura di gas naturale.
Secondo quanto dichiarato, la Serbia ha ricevuto un contratto di fornitura di gas solo fino alla fine di quest’anno, suscitando grande delusione e allarme tra le autorità serbe.
Vučić ha sottolineato che l’accordo avrebbe dovuto essere concluso entro maggio, ma la Russia ha proposto un termine più breve, apparentemente come strumento di pressione.
Il presidente ha evidenziato come questo comportamento alimenti la paura di motivazioni politiche, con Mosca che cerca di usare il gas come leva di pressione sulla Serbia, soprattutto nel contesto di possibili nazionalizzazioni, inclusa quella della società NIS.
Vučić ha inoltre specificato che la Serbia non ha intenzione di nazionalizzare NIS, ma ha riconosciuto che la situazione rimane tesa a causa di possibili manovre geopolitiche.