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Riunioni annuali del FMI: Sfide Chiave e Prospettive per l’Economia Mondiale e l’Ucraina

Chas Pravdy - 21 Ottobre 2025 09:44

Le riunioni annuali del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e della Banca Mondiale, tenutesi a Washington dal 16 al 20 ottobre, sono diventate un’importante piattaforma di discussione sulle sfide economiche globali più urgenti del mondo contemporaneo.

In un periodo di profonda trasformazione dell’economia globale, accompagnata da cambiamenti radicali nelle strutture politiche ed economiche, i paesi si trovano di fronte a compiti complessi per mantenere stabilità e crescita.

Il focus principale delle discussioni è stato sulla necessità di preservare la stabilità macroeconomica e finanziaria durante la transizione e le riforme nel sistema internazionale.

È fondamentale comprendere che le sfide geopolitiche odierne, come l’aggressione della Russia contro l’Ucraina, i conflitti in Medio Oriente e le nuove politiche tariffarie e commerciali occidentali, aumentano l’incertezza e complicano la pianificazione a lungo termine.

In particolare, l’Ucraina ha cercato di ottenere un nuovo programma di supporto finanziario dal FMI.

Nelle riunioni si è discusso delle condizioni e delle opportunità di cooperazione considerando le conseguenze del conflitto in corso.

È stato sottolineato l’importanza di riformare la gestione delle finanze pubbliche, ridurre il debito, migliorare l’attrattiva degli investimenti e aumentare la trasparenza dei processi economici.

Mantenere l’indipendenza delle banche centrali e proseguire con le riforme strutturali risultano anch’essi fondamentali.

L’analisi dell’economia globale mostra una crescita ancora debole, dovuta alle alte tariffe, alla riduzione o eliminazione delle barriere commerciali e ai crescenti rischi per la stabilità finanziaria.

Il FMI prevede un calo dell’inflazione al 4,2% nel 2025 e al 3,7% nel 2026, anche se le incertezze restano elevate.

La situazione negli Stati Uniti, con una prevista crescita dell’inflazione a causa delle politiche tariffarie, continua a destare preoccupazione.

Per l’Ucraina, l’obiettivo principale era definire i parametri e ottenere supporto per un nuovo programma di assistenza finanziaria.

Data la durata del conflitto e i rischi correlati, il FMI prevede che le ostilità possano protrarsi fino all’inizio del 2026.

Di conseguenza, si prevede che il PIL ucraino cresca circa del 2%, con un’inflazione del 12,6%.

Di fronte a queste sfide esterne, l’Ucraina deve intensificare la collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali e i partner esterni per mitigare i rischi e rafforzare l’economia.

Ciò aiuterà il paese a progredire verso l’integrazione europea e a garantire l’indipendenza economica in un contesto di guerra e sanzioni.

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