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La Banca Nazionale dell’Ucraina introduce una nuova politica monetaria: oltre il 60% delle operazioni avviene senza il coinvolgimento della NBU

Chas Pravdy - 16 Ottobre 2025 19:36

Nel 2023, la Banca Nazionale dell’Ucraina ha compiuto un passo significativo nel riordino del mercato valutario interno, adottando un regime di tasso di cambio flessibile gestito.

Questa mossa ha eliminato le restrizioni precedenti basate su un tasso fisso, che fino a quel momento limitavano la dinamica del mercato delle valute.

Secondo il governatore della NBU, Andriy Pishnyi, circa il 60% delle transazioni valutarie in Ucraina si svolgono oggi senza l’intervento diretto del regolatore, raddoppiando rispetto a due anni fa.

Questa evoluzione testimonia di un’adeguamento progressivo dell’economia alle nuove condizioni e di una diminuzione della dipendenza dalle regolamentazioni statali.

Pishnyi sottolinea che il passaggio a un regime flessibile ha contribuito alla stabilizzazione del mercato, assorbendo le fluttuazioni stagionali e riducendo il rischio di cambio per gli operatori.

Aggiunge inoltre che il governo continua a vendere valuta al di fuori del mercato aperto, facilitando una distribuzione più equilibrata delle riserve valutarie.

Il regime di cambio gestito trasforma il tasso di cambio da fonte di instabilità a strumento di resistenza agli shock economici, agendo come un ammortizzatore.

Per quanto riguarda il deficit della bilancia commerciale, il dirigente spiega che esso deriva principalmente dall’aumento delle importazioni inelastiche di armi e prodotti energetici, meno sensibili alle variazioni del cambio.

Nel 2025, le importazioni di macchinari e energia sono aumentate di un terzo, limitando gli effetti delle correzioni valutarie.

Guardando al 2026, l’Ucraina prevede di ricevere oltre 45 miliardi di dollari di aiuti esterni, alcuni ancora in fase di negoziazione con i partner internazionali.

Pishnyi si mostra fiducioso che questa strategia contribuirà a stabilizzare l’economia, mentre il team ucraino lavora intensamente per raggiungere questi obiettivi e raccogliere le risorse necessarie.

Inoltre, il paese sta valutando l’abbandono del dollaro statunitense, puntando invece a legare più strettamente la propria valuta, la hryvnia, all’euro, rafforzando così i rapporti economici con l’Europa di fronte alla frammentazione del commercio mondiale.

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