La Russia aumenta le esportazioni di GNL da Arctic LNG-2 nonostante le sanzioni statunitensi
Mentre le tensioni economiche globali aumentano, la Russia prosegue senza sosta nell’ampliare le proprie esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dal grande impianto Arctic LNG-2 situato nella regione artica.
Nonostante le numerose restrizioni imposte dagli Stati Uniti, Mosca cerca costantemente modi per aggirare queste misure, assicurando forniture costanti e mantenendo il controllo sul proprio settore energetico.
Secondo Bloomberg, la produzione in questa struttura di proprietà di Novatek sta crescendo rapidamente, con diverse spedizioni che vengono inviate verso varie destinazioni nel mondo negli ultimi mesi.
Questa situazione suscita preoccupazioni nei paesi occidentali, poiché la Russia si impegna a ridurre l’impatto delle sanzioni e a rafforzare la propria posizione nei mercati energetici globali.
Sebbene le esportazioni verso la Cina siano aumentate —con il primo carico soggetto a sanzioni già arrivato nei porti cinesi— numerose sfide geopolitiche ed economiche rimangono aperte.
È importante sottolineare che, finora, gli Stati Uniti non hanno intensificato le misure contro questo progetto, lasciando a Mosca margini di manovra in settori strategici di grande importanza, il che solleva dubbi sull’efficacia delle sanzioni internazionali.
