Crescita nel settore delle costruzioni in Ucraina: volumi di lavoro e prospettive future

Secondo i dati dell’Ufficio Statistico di Stato dell’Ucraina, il settore delle costruzioni registra una crescita significativa nei primi sette mesi del 2024.
Il volume totale dei lavori di costruzione eseguiti nel paese ha superato i 117,7 miliardi di grivnia, con un incremento del 16,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questa tendenza positiva evidenzia non solo la stabilità del settore, ma anche la sua capacità di adattarsi alle sfide attuali, in particolare nel contesto della guerra in corso.
È importante sottolineare che i ritmi di costruzione di nuovi edifici sono aumentati del 27,7%, un dato di grande rilievo considerando la crescente domanda di abitazioni e progetti infrastrutturali.
In particolare, le costruzioni residenziali sono cresciute del 12%, mentre quelle non residenziali sono aumentate del 36,4%, segno di un’espansione attiva nei settori commerciale e industriale.
Tuttavia, le opere di ingegneria hanno registrato un aumento modesto dell’8%, a causa delle difficoltà legate alla situazione di conflitto.
In generale, la quota di nuove costruzioni rappresenta il 43,4%, le ristrutturazioni il 29%, e le ricostruzioni e altri lavori il 27,6%.
L’indice complessivo della produzione edilizia è cresciuto fino al 110% rispetto all’anno scorso; a luglio ha raggiunto il 144,5%, per poi scendere al 97,2% di giugno di quest’anno.
I dati stagionalmente corretti mostrano che le costruzioni di ingegneria hanno sperimentato la dinamica più elevata, superando il 160%.
L’ufficio statistico ha inoltre precisato che la pubblicazione completa del rapporto è stata ritardata a causa della situazione militare.
Nei calcoli sono stati esclusi temporaneamente i territori occupati e le zone di combattimento attivo, ma i dati per il 2025 sono già stati incorporati per avere un quadro più completo del settore.
A Kyiv è stata presentata anche una nuova Concezione per il Codice di Urbanistica dell’Ucraina, volta a sostituire la riforma urbanistica controversa e a favorire una gestione più efficace dello sviluppo urbano.
Con il particolare contesto attuale, i costi di costruzione delle abitazioni sono aumentati tra il 90% e il 115%, a seconda della categoria dell’immobile, sottolineando l’urgenza di riformare il settore edile per stabilizzare l’economia e sostenere i cittadini.