Crisi profonda nell’industria cartaria russa: impatti sull’economia e sui lavoratori

Secondo fonti di intelligence ucraine, la situazione nel settore della produzione di carta in Russia ha raggiunto un punto critico.
Le principali aziende del settore si trovano sull’orlo di un collasso finanziario, a causa dell’aumento dei debiti, del rallentamento economico e delle battaglie legali.
Le informazioni ottenute dal Servizio di Intelligence Estero dell’Ucraina rivelano che i maggiori produttori russi di legname e prodotti di carta sono gravati da enormi passività e sanzioni imprevedibili, portando a fallimenti conglomerati e crescente incertezza legale.In particolare, il leader del settore — il gruppo pubblico ‘Segezha Group’ — ha dichiarato un debito netto superiore a 147,9 miliardi di rubli, nonostante nel 2024 i ricavi siano aumentati del 15%, superando i 101,9 miliardi di rubli.
Tentativi di attirare investimenti per 113 miliardi di rubli nel giugno 2025 non sono riusciti a risollevare le sorti dell’azienda, che continua a operare in perdita.
Contemporaneamente, più di 300 cause legali con richieste di circa 72 miliardi di rubli sono state avviate contro il gruppo nella regione di Leningrado.Situazioni simili si verificano in altre regioni.
Ad esempio, la LLC ‘FJ Zhesart’ della Repubblica di Komi, il più grande produttore di compensato della regione, ha registrato una perdita netta di 1,1 miliardi di rubli nel 2024 — quasi il doppio rispetto all’anno precedente (584 milioni).
Gli esperti sottolineano che questa crisi riflette problemi più profondi dell’economia russa, come la diminuzione dell’attrattività degli investimenti, l’intensificarsi delle sanzioni, l’aumento del carico creditizio e la fuga di talenti.È inoltre degno di nota che a luglio il settore manifatturiero russo abbia registrato i suoi risultati peggiori in oltre due anni e mezzo, sottolineando la gravità della crisi.
Instabilità economica e crisi industriale stanno influenzando non solo le aziende specializzate, ma l’intera economia russa, portando a licenziamenti di massa e a un calo dei redditi dei cittadini.