Le riserve internazionali dell’Ucraina a settembre: traguardi e sfide per la stabilità finanziaria

Chas Pravdy - 04 Settembre 2025 15:52

A settembre di quest’anno, l’Ucraina ha evidenziato progressi significativi nel proprio settore finanziario, soprattutto riguardo alla crescita e alla gestione delle riserve internazionali.

Secondo i dati della Banca Nazionale dell’Ucraina, al 1° settembre le riserve hanno raggiunto i 46 miliardi di dollari, segnando un aumento considerevole rispetto al mese precedente.

Ad agosto, le riserve sono cresciute del 7%, grazie a politiche efficaci del governo e della banca centrale, oltre che a rilevanti flussi finanziari provenienti da partner internazionali.

È importante sottolineare che questa crescita non è stata possibile solo con il supporto di finanziamenti esterni, ma anche grazie a una diminuzione del 22% delle vendite nette di valuta da parte della NBU, che si sono ridotte a 2,7 miliardi di dollari, con lo scopo di preservare la stabilità della valuta nazionale e rafforzare le riserve.

Nel corso di settembre, l’Ucraina ha ricevuto oltre 6 miliardi di dollari da fonti internazionali: il contributo più consistente è arrivato dall’Unione Europea attraverso il programma Ukraine Facility e le iniziative del G7 volte ad accelerare gli introiti per l’Ucraina.

Inoltre, il paese ha ottenuto finanziamenti tramite conti della Banca Mondiale e l’emissione di obbligazioni di Stato (OVDP).

Questi fondi hanno permesso al governo e alla NBU di effettuare pagamenti per un totale di 619,8 milioni di dollari come servizio del debito estero, includendo interessi e rimborsi su prestiti interni ed esterni.

In particolare, sono stati versati 301,6 milioni di dollari per le obbligazioni statali, 257,9 milioni per il debito con la Banca Mondiale e altri pagamenti agli kreditori, tra cui 426,9 milioni di dollari all’IMF.

Questi flussi finanziari testimoniano gli sforzi costanti per mantenere la stabilità e onorare gli impegni esterni.

Tuttavia, gli esperti avvertono di rischi potenziali legati al saldo dei pagamenti, in particolare al deficit delle riserve, poiché le riserve attuali coprono solo circa cinque mesi di importazioni future.

Questa situazione rappresenta una sfida cruciale per le politiche di stabilizzazione future e rende urgente aumentare le riserve per ridurre la dipendenza dalle fonti di finanziamento esterne e rafforzare la resilienza del sistema finanziario nazionale.

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