La Corte dei Conti intensifica il controllo sul recupero delle tasse: avviata una vasta attività di auditing

Chas Pravdy - 02 Agosto 2025 11:53

La Corte dei Conti Nazionale dell’Ucraina ha ufficialmente avviato un’ampia indagine volta ad analizzare in profondità le modalità di amministrazione dei debiti fiscali accumulatisi a partire dall’inizio del 2023 fino alla prima metà del 2025.

Questa decisione è arrivata a sorpresa, attirando l’attenzione del pubblico e degli esperti, poiché negli ultimi mesi si è registrato un aumento sostanziale delle somme di debito fiscale pendenti e un attivo processo di cancellazione di ingenti importi.

Di particolare rilevanza sono le statistiche secondo cui l’ammontare complessivo del debito fiscale verso il bilancio consolidato, dal 2023 alla metà del 2025, ha superato i 27 miliardi di hryvnia.

Di questo ammontare, oltre 22,6 miliardi sono stati cancellati come crediti irrecuperabili, una perdita significativa per le finanze pubbliche che alimenta l’ansia tra gli addetti ai lavori.

In una dichiarazione ufficiale, la Corte ha sottolineato che i risultati dell’audit consentiranno di ottenere una valutazione obiettiva dello stato attuale della gestione del debito fiscale e di proporre strategie di miglioramento.

L’esigenza di perfezionare la gestione dei crediti fiscali è rafforzata anche dalla Strategia Nazionale delle Entrate fino al 2030, che evidenzia la necessità di automatizzare i processi, migliorare l’efficacia delle misure coercitive, aggiornare il sistema di gestione documentale e segmentare i debitori per interventi più mirati.

La situazione attuale è aggravata da sistemi obsoleti e dalla mancanza di strumenti moderni per un controllo efficace del debito.

Parallelamente, le autorità fiscali hanno iniziato a mettere in atto nuove misure per costringere i rivenditori di carburante a pagare le tasse, con i primi risultati che si rivelano molto promettenti.

Inoltre, al 1° luglio, il tasso di crediti non performanti (NPL) nelle banche ucraine si è ridotto al 27%, segnando un calo di 3,3 punti percentuali rispetto all’inizio dell’anno e indicando un miglioramento positivo nel settore finanziario e nell’economia complessiva.

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