Donald Trump annuncia nuove misure tariffarie e modifica la politica commerciale degli USA: tutto quello che bisogna sapere

Chas Pravdy - 01 Agosto 2025 06:39

In un momento cruciale per l’economia globale, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ufficialmente annunciato importanti cambiamenti nella politica commerciale del paese, firmando un decreto che introduce nuove tariffe per decine di paesi nel mondo.
Queste misure mirano a riorientare la strategia economica estera degli USA e provocheranno profondi cambiamenti nel panorama del commercio internazionale.
Secondo il decreto, queste nuove tariffe entreranno in vigore dal 7 agosto, offrendo tempo ai partner internazionali per prepararsi e adattarsi.
Trump ha firmato il documento in anticipo per evitare gli aumenti tariffari inizialmente previsti per l’inizio del mese. Le modifiche riguardano un’ampia gamma di paesi, con tariffe che variano dal 41% per i prodotti siriani fino al 10% — la tariffa di base applicata a tutte le importazioni negli USA.
Nel decreto si evidenzia che alcuni paesi mostrano un impegno sincero per una cooperazione a lungo termine in materia di commercio e sicurezza, mentre altri propongono condizioni diseguali o non affrontano adeguatamente i squilibri nelle relazioni commerciali.
Questa decisione probabilmente susciterà malcontento tra i principali partner commerciali degli Stati Uniti. Il decreto include anche meccanismi per ridurre o eliminare le tariffe per quei paesi che raggiungono determinati accordi con gli USA.
Ad esempio, Indonesia e Thailandia hanno accettato tariffe del 19%, Corea del Sud e Giappone circa del 15%, e il Regno Unito del 10%.
Numerosi paesi, come Laos, Svizzera, Iraq, Sudafrica, India, Algeria, Nicaragua, sono soggetti a tariffe più elevate, tra il 18% e il 40%.
Nel frattempo, la maggior parte delle economie più piccole e emergenti avrà tariffe minime del 10%.
Particolarmente rilevante la situazione con la Cina, poiché l’accordo di cessate il fuoco tariffario scade il 12 agosto.
È probabile che venga prorogato, dato che le recenti negoziazioni tra Washington e Pechino sono state positive, anche se le decisioni definitive sono ancora in sospeso.
Trump ha anche firmato un ordine separato che aumenta le tariffe sulle esportazioni canadesi fino al 35%, potenzialmente incrementando le tensioni bilaterali. I mercati finanziari probabilmente reagiranno con calma, dato che buona parte dell’incertezza è già stata rimossa.
Tuttavia, il nuovo decreto di Trump segna un passo deciso verso la gestione attiva delle tariffe, con effetti che si faranno sentire nelle catene di approvvigionamento globali e nella politica dei prezzi.
Rimane aperta la questione delle regole di origine, che determineranno quali prodotti saranno soggetti alle nuove tariffe in base alla loro provenienza, e che sarà affrontata nelle prossime settimane.

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