Impatto dei Debiti per i Servizi Pubblici sull’Assegnazione delle Sgravi Abitative alle Case Familiari per Minori: Nuove Regolamentazioni e Chiarimenti del Fondo di Pensione

Chas Pravdy - 23 Luglio 2025 05:26

I cittadini ucraini che fanno domanda per sussidi abitativi devono rispettare le norme e i criteri stabiliti per poter ricevere un aiuto finanziario per il pagamento delle utenze.
Secondo le comunicazioni ufficiali della Sezione Centrale del Fondo Pensionistico dell’Ucraina (PFU), i debiti per le utenze possono influenzare il processo di assegnazione dei sussidi alle case familiari per minori, anche alla luce delle recenti modifiche normative e regolamentari.
La procedura per l’assegnazione del sussidio abitativo è disciplinata dal Regolamento sulla procedura di assegnazione, approvato con la delibera del Consiglio dei Ministri n.
848 del 21 ottobre 1995.
Recentemente, con le modifiche introdotte dalla delibera del Consiglio n.
663 del 30 maggio 2025, sono state aggiornate le regole di accesso ai sussidi per queste categorie di beneficiari, con particolare attenzione a un nuovo limite di debito.
Nel caso di case familiari per minori e famiglie affidatarie, l’importo massimo di debito consentito è stato aumentato a 4.000 UAH, pari alla metà del salario minimo, rendendo le sofferenze inferiori a questa soglia non ostative all’ottenimento del sussidio.
Anche in presenza di un contratto di affitto con un debito superiore a 4.000 UAH, la richiesta rimane valida se la somma dovuta è indicata chiaramente nel contratto stesso.
Inoltre, le spese relative all’acquisto di immobili, terreni o per l’acquisto di beni per i bambini (abbigliamento, alimentari, dispositivi domestici) non costituiscono motivo di rifiuto del sussidio, purché siano documentate correttamente.
È importante notare che nel nucleo familiare che presenta domanda di sussidio non vengono inseriti coloro che sono registrati o dichiarati presso un indirizzo diverso ma non dichiarati nella richiesta di reddito e patrimonio.
Questo significa che, anche se alcuni membri della famiglia sono all’estero per più di 60 giorni, questa condizione non dovrebbe automaticamente pregiudicare il diritto all’assegnazione del sostegno economico.

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