Un falco del mare raro compie un incredibile viaggio dalla Polonia all’Africa, fermandosi agli estuari di Tuzly
Nella regione meridionale dell’Ucraina, all’interno del Parco Nazionale degli Estuari di Tuzly, è stato registrato un evento eccezionale: un uccello raro ha intrapreso una migrazione straordinaria, compiendo una lunga sosta nelle acque costiere del parco.
Si tratta del Haematopus ostralegus, conosciuto come avocetta europea, una specie inserita nella Lista Rossa dell’Ucraina e tutelata dalla legge.
Questo volatile ha effettuato un complesso viaggio migratorio, partendo dalla Polonia e arrivando in Africa, con una tappa significativa agli estuari di Tuzly.
A condividere questa notizia è stato l’operatore del parco, Ivan Rusev, in collaborazione con l’organizzazione conservationista polacca Fundacja Ptasie Horyzonty.
Secondo gli ornicoltori polacchi, l’uccello è una femmina di almeno dieci anni.
Quest’anno, per la prima volta, l’ornitologo ha dotato l’uccello di un trasmettitore GPS, consentendo agli scienziati di tracciare tutto il suo percorso — dai siti di nidificazione in Polonia alle aree di svernamento in Marocco.
L’intera migrazione è stata monitorata attraverso i dati GPS: l’11 agosto 2025, l’uccello ha lasciato i siti di nidificazione, e la mattina successiva il segnale è stato rilevato sopra gli estuari di Tuzly.
Questo rapido spostamento di territorio ha sorpreso gli studiosi, poiché l’uccello ha volato tutta la notte attraversando Ucraina e Moldavia, coprendo centinaia di chilometri.
Dopo aver affrontato condizioni meteorologiche avverse, a settembre l’avocetta ha proseguito il suo tragitto attraversando Romania, Bulgaria, Turchia, Grecia, Sicilia, Tunisia e Algeria, arrivando infine in Marocco.
In totale, ha percorso oltre 5000 chilometri, la maggior parte durante voli notturni sopra il Mar Nero, il Mar Egeo, il Mare Ionio e il Mar Mediterraneo.
Questi rapidi e intensi movimenti migratori dimostrano le straordinarie capacità di questa specie e sottolineano l’importanza della cooperazione internazionale tra ornicoltori per la conservazione degli uccelli migratori.
Recentemente, è stato osservato il ritorno in massa dei pinguini subantartici alla Stazione Antartica ucraina “Vernadsky” sull’isola Galindez, con circa 7.000 esemplari contati durante le rilevazioni di ottobre, il numero più alto negli ultimi dodici mesi, segnale di un trend positivo nella crescita della popolazione.
