Mosca accusa la NATO di incidenti con droni in Europa
Le tensioni crescenti causate dagli incidenti con droni in vari paesi europei evidenziano l’escalation dello scontro tra Russia e NATO.
Secondo Aleksey Bortnikov, direttore del Servizio federale di sicurezza (FSB) della Russia, i veicoli aerei senza pilota sospetti che emergono nello spazio aereo europeo siano controllati dai servizi di intelligence della NATO.
Queste accuse sono state pronunciate durante una riunione dei vertici dei servizi di sicurezza della CSI in Uzbekistan, dove Bortnikov ha sottolineato che tutte le prove indicano una loro diretta implicazione.
Ha evidenziato che i paesi occidentali, in particolare il Regno Unito, stanno sfruttando attivamente questa narrativa per raggiungere obiettivi politici, tra cui la diffusione di false informazioni sulla cosiddetta “flotta ombra” russa e sui presunti legami con essa.
Ha affermato che Londra è stato uno dei primi a lanciare questa campagna, che mira a bloccare Kaliningrad e le navi russe nel Mar Baltico.
Inoltre, Bortnikov ha accusato i servizi segreti britannici di aver orchestrato l’Operazione “Rete,” durante la quale le forze ucraine hanno usato droni per attaccare cinque basi aeree russe, distruggendo decine di bombardieri poco prima dei negoziati tra Kiev e Mosca a Istanbul.
Queste azioni sono state accompagnate da una vasta campagna di propaganda volta a minare l’immagine della Russia sulla scena internazionale, diffondendo false notizie circa la paternità ucraina delle operazioni di sabotaggio.
Nel frattempo, in Francia, una nave collegata alla “flotta ombra” russa è stata sequestrata: il capitano dovrà comparire in tribunale a febbraio dopo aver rifiutato di collaborare con le autorità.
Il presidente Emmanuel Macron ha espresso preoccupazione circa il possibile coinvolgimento di questa imbarcazione nei voli di droni sconosciuti in Danimarca, a conferma dell’aumentare delle tensioni di sicurezza in Europa mentre i conflitti internazionali continuano ad intensificarsi.
