Le prestazioni sociali in Ucraina nel 2026: illusioni e sfide reali nel bilancio

Chas Pravdy - 06 Ottobre 2025 08:40

Con l’arrivo del 2026, il bilancio nazionale ucraino si presenta con un’immagine ambiziosa: quote significative sono allocate alla difesa, ai programmi sociali, all’istruzione e alla sanità.

Tuttavia, un’analisi approfondita rivela che la reale capacità del paese di sostenere i propri cittadini sul piano sociale è molto inferiore alle promesse e alle dichiarazioni del governo.

Standard sottovalutati, inflazione reale non considerata e una forte dipendenza da finanziamenti esterni dipingono un quadro che somiglia più a un’illusione che a una strategia efficace per le fasce vulnerabili della popolazione.

Sin dall’inizio dell’invasione su larga scala nel 2022, i bilanci dell’Ucraina sono diventati strumenti di sopravvivenza: la difesa rimane la priorità assoluta, mentre le spese sociali rimangono a livelli minimi.

Nel 2023, il deficit rappresentava il 20% del PIL, sceso al 18% nel 2024, e si prevede al 16% per il 2025.

Sebbene le spese sociali nominali siano aumentate, il loro potere d’acquisto reale è drasticamente diminuito a causa di inflazione e svalutazione della moneta.

Ad esempio, nel 2024, il minimo vitale è aumentato del 6%, mentre l’inflazione ha raggiunto il 12%, aggravando la povertà di milioni di pensionati e famiglie a basso reddito.

Il bilancio del 2026 prevede entrate di circa 2,8 trilioni di hryvnias e uscite di circa 4,8 trilioni, con un deficit di 2 trilioni di hryvnias, quasi il 18,4% del PIL.

Quasi il 27% di questa cifra sarà destinato alla difesa, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente.

Rossando l’inflazione, le spese sociali reali si riducono effettivamente, rendendo le promesse di miglioramento delle condizioni di vita solo illusorie.

Pensioni, sussidi e altre prestazioni sociali risultano insufficienti a coprire le reali esigenze, specialmente nelle regioni dove i costi dei servizi essenziali sono aumentati sensibilmente.

La svalutazione della hryvnia e l’inflazione reale superano le previsioni ufficiali, e i dati ufficiali non rispecchiano la realtà economica, rischiando di compromettere la stabilità sociale.

Stime indicano che il livello di sussistenza reale nel paese è molto più alto: circa 12.000 hryvnias per gli adulti in età lavorativa e 8.000 per i pensionati, aumentando così i rischi di povertà che nel 2026 potrebbero coinvolgere il 35% della popolazione.

Le iniziative di governo volte ad aumentare pensioni e salari risultano insufficienti per coprire i crescenti costi di vita, rivelando problemi strutturali nel sistema di protezione sociale.

La dipendenza da aiuti esterni per finanziare i programmi sociali espone il paese a rischi significativi, considerando che quasi il 50% delle risorse proviene da donatori internazionali — Unione Europea, USA, Giappone, Banca Mondiale e altri.

Con entrate interne che coprono solo circa il 58% delle spese sociali, l’Ucraina rimane vulnerabile a ritardi o riduzioni degli aiuti esteri.

Come afferma il ministro delle finanze, il deficit di finanziamento esterno potrebbe raggiungere i 16 miliardi di euro nel 2026, minacciando futuri aumenti pensionistici e sussidi sociali.

La devastazione causata dalla guerra, che richiede circa 100 miliardi di hryvnias per la ricostruzione, complica ulteriormente la pianificazione finanziaria.

Inoltre, le allocazioni di bilancio spesso ignorano schemi di corruzione legati al gioco d’azzardo, alle dogane e alle criptovalute, mentre vengono respinte proposte per aumentare la spesa sociale attraverso riforme fiscali, tassazione degli oligarchi e riduzione delle spese inutili.

Per un futuro sostenibile, l’Ucraina deve avviare un dialogo trasparente con la società sulle politiche sociali, valutando realisticamente le capacità del bilancio, concentrandosi sulle riserve interne, promuovendo l’industria locale, combattendo la corruzione e eliminando le spese populiste che alimentano sprechi e inefficienze.

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