Il futuro dei programmi sociali dell’Ucraina a rischio a causa della dipendenza esterna nel Budget 2026

Chas Pravdy - 06 Ottobre 2025 18:40

Nel 2026, l’Ucraina si trova di fronte a una sfida importante: garantire la stabilità finanziaria del settore sociale in un contesto di crescenti deficit di bilancio e di forte dipendenza dagli aiuti esterni.

I dati ufficiali indicano che le entrate interne coprono solo poco più della metà delle spese necessarie, mentre il resto del fabbisogno deve essere coperto dall’estero.

Questo comprende prestiti e sovvenzioni per un totale di circa 47,5 miliardi di dollari.

I principali donatori internazionali sono l’Unione Europea, gli Stati Uniti, il Giappone, il Canada e le organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, che svolgono un ruolo cruciale nel supporto finanziario al Paese.

L’esperto economico Andriy Pavlovskyi avverte che tale dipendenza rende il bilancio ucraino molto vulnerabile ai rischi politici ed economici.

Cambiamenti nelle priorità degli interlocutori internazionali o ritardi nei finanziamenti potrebbero provocare crisi nei servizi sociali.

Attualmente, quasi tutte le entrate interne sono destinate alla difesa per via della guerra, lasciando le spese sociali — pensioni, sussidi, assistenza ai più bisognosi — fortemente dipendenti dall’aiuto esterno.

Il ministro delle Finanze, Serhiy Marchenko, avverte che nel 2026 potrebbero mancare circa 16 miliardi di euro di finanziamenti esterni.

Se gli aiuti promessi e gli investimenti non arriveranno, il primo settore a risentirne sarà proprio quello sociale.

In un contesto di guerra, il bilancio dell’Ucraina diventa sempre più fragile, poiché lo Stato non può finanziare adeguatamente sia la difesa che i programmi sociali senza il sostegno internazionale.

Inoltre, infrastrutture danneggiate dalla guerra richiedono almeno 100 miliardi di hryvnia per essere ricostruite, risorse che non sono previste nel progetto di bilancio.

Gli esperti criticano il governo per aver trascurato le potenziali entrate interne, come l’economia sommersa, i ricavi doganali e le operazioni con le criptovalute.

Le idee di formalizzare l’economia, imporre un’aliquota equa alle grandi imprese e ridurre le spese superflue — come il finanziamento di maratone televisive o di costosi progetti infrastrutturali — sono lasciate in secondo piano.

Pavlovskyi sottolinea che, per uno sviluppo stabile nel dopoguerra, l’Ucraina deve già ora rivedere le proprie priorità finanziarie e concentrarsi sulla protezione dei cittadini più vulnerabili.

L’aumento del debito pubblico, con pagamenti che dal 2027 subiranno un’impennata, complicherà ulteriormente la situazione, richiedendo una redistribuzione del bilancio a favore della difesa, del sostegno sociale e della ricostruzione del Paese.

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