Zelensky ordina un’indagine approfondita sui danni all’infrastruttura energetica dell’Ucraina

Chas Pravdy - 05 Ottobre 2025 22:30

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha dato istruzioni chiare e formali per condurre una valutazione dettagliata dello stato dell’infrastruttura energetica nazionale, dopo aver subito due massicce ondate di attacchi con missili e droni messi in atto dalle forze russe.

In un momento in cui l’Ucraina si trova sotto attacco quasi quotidiano contro obiettivi critici, il leader ha sottolineato l’importanza di unire gli sforzi del governo, delle agenzie di sicurezza e delle compagnie energetiche per intervenire rapidamente e riparare i danni.

Zelensky ha annunciato che supervisionerà personalmente la situazione in tutte le regioni, per verificare l’accuratezza delle informazioni ricevute e comprendere meglio le reali esigenze delle comunità locali.

Nel suo ultimo messaggio video del 5 ottobre, ha riferito che nelle prime ore del giorno le forze russe avevano rafforzato gli attacchi, colpendo impianti energetici, magazzini, stabilimenti industriali e nodi ferroviari.

Zelensky ha criticato la risposta della comunità internazionale, che considera ancora insufficiente di fronte a questa nuova ondata di bombardamenti, volta a distruggere il sistema energetico ucraino prima dell’arrivo dell’inverno.

Ha evidenziato che la Russia continua queste operazioni mantenendo la narrativa di un fallito offensiva estiva, che in realtà sono atti terroristici contro civili e infrastrutture.

La notte del 5 ottobre ha visto più di 549 attacchi aerei, principalmente con droni e missili, che hanno causato ingenti danni e vittime.

Circa 500 di questi droni erano dotati di componenti provenienti dagli Stati Uniti, Cina, Taiwan, Regno Unito, Germania, Svizzera, Giappone, Corea del Sud e Paesi Bassi.

Gli attacchi hanno provocato la morte di tre persone a Lviv, tra cui una studentessa di 15 anni, e un’altra vittima è stata registrata nella regione di Zaporizhzhia.

I principali obiettivi degli attacchi sono stati le regioni di Lviv, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Tchernihiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Odessa e Kirovohrad, lasciando dietro di sé scenari di distruzione e tragedia umana.

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