Pesanti attacchi russi con missili e droni causano ingenti danni nella regione di Ivano-Frankivsk

Nella notte di domenica 5 ottobre, l’Ucraina ha affrontato una dura prova di resistenza quando le forze russe hanno sferrato un attacco su larga scala, impiegando un barrage di missili e droni kamikaze.
Secondo la direzione militare regionale di Ivano-Frankivsk, l’aggressore ha effettuato più di una dozzina di attacchi contro infrastrutture critiche in tutta la regione.
Gli obiettivi erano finalizzati a indebolire i sistemi energetici e di trasporto, complicando ulteriormente la vita dei residenti locali.
Fortunatamente, al momento, non ci sono segnalazioni di vittime o feriti, ma edifici residenziali e industriali hanno subito danni considerevoli.L’attacco massiccio, che ha coinvolto vari tipi di missili e droni, tra cui i cosiddetti ‘Shahid’, ha colpito non solo Ivano-Frankivsk ma anche le aree circostanti.
A Leopoli, anch’essa colpita, un vasto incendio è scoppiato nel parco industriale Sparrow, distruggendo diverse imprese e creando una situazione pericolosa per la popolazione.
I dati preliminari indicano che due persone sono morte e altre due sono rimaste ferite in questi attacchi.
Le autorità locali hanno esortato i cittadini a non uscire di casa, a chiudere le finestre e a usare dispositivi di protezione personale per evitare i danni da fumo e detriti.Queste azioni aggressive del Cremlino dimostrano i suoi sforzi mirati a minare la stabilità e la sicurezza delle regioni ucraine, mentre le forze ucraine continuano a cercare modi per contrastare queste minacce e rafforzare le difese.