La ‘Legge Irina’ approvata negli USA in risposta alla tragedia di una rifugiata ucraina

Chas Pravdy - 04 Ottobre 2025 22:29

Negli Stati Uniti, si sta delineando un nuovo capitolo nella riforma delle politiche penali con l’approvazione della cosiddetta ‘Legge Irina’, pensata per rafforzare la sicurezza pubblica e prevenire tragedie simili a quella della giovane rifugiata ucraina Irina Zarutska, uccisa nel suo tragitto in treno a Charlotte ad agosto.

Il governatore della Carolina del Nord, Josh Stein, ha firmato il progetto di legge, che ha suscitato un grande dibattito nazionale, in seguito all’incidente violento in un treno metropolitano che ha sconvolto la comunità e la nazione.

La normativa introduce molte innovazioni importanti, tra cui la revoca dell’uso della cauzione in denaro contante per alcuni crimini violenti, specialmente per recidivi, e la necessità di effettuare controlli approfonditi sul passato criminale di un imputato prima di concedergli la libertà provvisoria.

Stein ha dichiarato tramite un video che questa legge rappresenta un passo fondamentale per la tutela della sicurezza dei cittadini, ma ha anche sottolineato come siano necessarie ulteriori misure per rafforzare la protezione delle comunità.

La recente tragedia, iscritta nel contesto delle discussioni sulla libertà sotto cauzione e sui controlli psichiatrici, ha portato nuovamente all’attenzione le preoccupazioni riguardo alle procedure giudiziarie e alle condizioni di libertà dei soggetti con precedenti penali e problemi di salute mentale.

Si prevede che questa legge limiti il potere dei giudici nelle decisioni di rilascio anticipato, introducendo controlli psichiatrici più stringenti e dando agli organi di giustizia maggiori strumenti per intervenire.

Un aspetto controverso riguarda la possibile reintroduzione della pena di morte nel caso in cui la procedura di iniezione letale dovesse risultare incostituzionale o irraggiungibile.

Tra gli obiettivi principali della normativa vi è anche quello di concentrare le risorse di polizia su individui ad alto rischio e di rafforzare le normative per prevenire la recidiva e proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione.

Stein ha espresso la volontà di sostenere ulteriori riforme, tra cui l’aumento degli organici di polizia e un intervento rapido in situazioni di violenza o disturbi psichici, con l’obiettivo di ridurre il numero di tragedie come quella di Irina.

La ‘Legge Irina’ segna così una svolta decisiva nella gestione della giustizia penale nello stato della North Carolina, anche se alcune parti del provvedimento continuano a suscitare critiche e vengono monitorate da parte degli oppositori, in particolare per le implicazioni sull’applicazione della pena di morte e sui trattamenti psichiatrici.

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