Tribunale finlandese respinge giurisdizione in causa per danni contro equipaggio di Eagle S, ma rigetta la denuncia

Chas Pravdy - 03 Ottobre 2025 12:41

Il tribunale distrettuale di Finlandia ha stabilito di non avere giurisdizione per perseguire penalmente il capitano e due ufficiali del traghetto Eagle S riguardo ai danni causati a infrastrutture critiche nel Mar Baltico lo scorso anno.

L’incidente coinvolse lo spostamento dell’ancora della nave sul fondale marino, danneggiando il cavo energetico Estlink 2 e quattro linee Internet, come confermato dai pubblici ministeri.

Questo episodio è stato tra i primi tentativi di responsabilizzare gli individuati per danni alle infrastrutture sottomarine essenziali, anche se le complessità del diritto marittimo internazionale e la difficoltà nel dimostrare l’intento criminoso hanno complicato le procedure.

I membri dell’equipaggio negano tutte le accuse.

In una dichiarazione ufficiale, il tribunale ha chiarito che la legge penale finlandese non può essere applicata in questo caso, poiché la nave, battente bandiera delle Isole Cook, non rientra nella giurisdizione finlandese.

La decisione può essere appellata.

Le autorità hanno affermato che la nave, trasportando petrolio russo, ha accidentalmente trascinato il proprio ancorotto da 11.000 kg per circa 90 km sul fondale del Golfo di Finlandia, causando danni al cavo energetico e a diverse linee di comunicazione.

Le accuse sono state indirizzate a ufficiali georgiani e indiani, oltre che al capitano georgiano, per crimini gravi e interferenze nelle telecomunicazioni.

Le accuse si basano principalmente su negligenza riguardo alle condizioni dell’attrezzatura dell’ancora, piuttosto che su sabotaggio intenzionale.

Gli imputati hanno dichiarato che l’ancora si sarebbe staccata a causa di un guasto tecnico al verricello, che avrebbe dovuto mantenerla in posizione.

Hanno anche respinto le richieste di risarcimento danni presentate dal proprietario del cavo, per un importo di decine di milioni di euro.

Il pubblico ministero ha richiesto una pena detentiva minima di due anni e mezzo per ciascun imputato.

Al termine del processo di settembre, il tribunale ha revocato il divieto di uscita dal paese per gli imputati, che hanno lasciato la Finlandia.

Nessuna accusa è stata rivolta al proprietario della nave, che è stato rilasciato a marzo.

La Finlandia sostiene che Eagle S faccia parte di una flotta clandestina utilizzata dalla Russia per aggirare le sanzioni sul petrolio.

L’incidente fa parte di una serie di attacchi a cavi e gasdotti nel Mar Baltico dall’invasione generale dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, spingendo la NATO a rafforzare le misure di sicurezza nella regione.

La Russia nega ogni coinvolgimento in tali danni.

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