Il Kremlin intensifica la militarizzazione della gioventù: nuovi piani per bambini e adolescenti in Russia

In Russia è in atto un vasto programma volto a potenziare la preparazione militare tra i giovani, inclusi bambini e adolescenti.
Secondo recenti rapporti del Centro per la Counter Disinformation, durante un congresso del ‘Movimento Primo’, il leader di questa organizzazione, Artur Orlov, ha annunciato un ambizioso progetto di ampliamento della partecipazione giovanile.
Entro il 2030, si prevede che il numero di membri di questa struttura paramilitare salga da circa 12,5 milioni a ben 18 milioni.
Ciò comporta che quasi ogni secondo cittadino russo, tra i 6 e i 25 anni, entrerà a far parte di questa vasta rete creata per promuovere la propaganda e l’educazione patriottica militare.
Fondata nel 2022 come analogia moderna ai pionieri sovietici, l’organizzazione sta rapidamente espandendo la propria rete di strutture: si mira ad aumentare le unità di base da 51 mila a 78 mila, e a triplicare il numero di mentori, che supereranno i 5 milioni.
I mentori possono essere insegnanti, studenti o veterani del conflitto contro l’Ucraina.
Gli esperti avvertono che queste misure sono scelte deliberate del Cremlino per formare generazioni cresciute nell’odio verso l’Ucraina e l’Occidente, preparandole alla partecipazione alla guerra fin dalla giovane età.
Già in passato, il Centro di Resistenza Nazionale aveva riferito che nelle aree temporaneamente occupate dell’Ucraina, in particolare a Melitopol, le forze russe hanno avviato un programma di militarizzazione dei bambini chiamato ‘Servire la Patria’, con l’obiettivo di preparare i giovani a futuri ruoli nell’esercito russo e rafforzare la loro influenza sui giovani e sui bambini della regione.