Il Cremlino continua a bloccare la vendita di «Raiffeisenbank» in Russia — Ostacoli persistenti per il settore bancario internazionale

Chas Pravdy - 01 Ottobre 2025 12:42

La minaccia di perdere un bene controllato e le restrizioni alle transazioni internazionali sono ancora le principali ragioni per cui si è fermato il processo di vendita di «Raiffeisenbank» in Russia.

Il gruppo finanziario austriaco Raiffeisen Bank International, che aveva annunciato l’intenzione di vendere la propria divisione russa, rimane fermo nel convincimento che la situazione stia evolvendo, ma in realtà, la vendita affronta ostacoli significativi.

Secondo fonti di Reuters, la posizione ufficiale di Mosca è che ogni transazione finale di una banca straniera può avvenire solo con l’approvazione delle autorità federali, che al momento ha negato tale autorizzazione.

Il Kremlin insiste nel mantenere attivi i canali di pagamento internazionali, in particolare per il transito del gas attraverso il gasdotto TurkStream, il che rende impossibile la vendita in pratica.

Per RBI, questa banca rimane l’attivo più redditizio in Russia e molti analisti dubitano dell’interesse reale della società madre nel vendere la propria filiale, nonostante le critiche continue dei media occidentali che accusano la banca di “guadagnare sulla pelle del sangue”.

Inoltre, circa 7 miliardi di euro di profitti di RBI sono rimasti bloccati nei conti russi, rafforzando la volontà di mantenere il business attivo.

Nonostante severe sanzioni, Raiffeisen Bank continua a essere la più grande banca non soggetta a sanzioni in Russia, attirando numerose critiche da parte delle autorità occidentali.

Nel frattempo, a Mosca si sono svolte discussioni circa eventuali accordi di vendita, con la visita del CEO di RBI, Johann Strobl, alla capitale per esplorare le opzioni possibili.

La banca rimane l’unico canale per i trasferimenti di denaro tra Europa e Russia, soprattutto per il pagamento delle forniture di gas attraverso TurkStream.

Fonti affermano che nei primi otto mesi del 2025, le importazioni europee di gas hanno superato i 3,8 miliardi di dollari e la vendita di questa banca potrebbe scatenare nuove sanzioni, rendendo ancora più complicata la gestione delle operazioni valutarie e del commercio del gas in Russia.

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