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La Russia Ristabilisce Pratiche Sovarene nelle Zone Occupate: Il Movimento «Stakhanov» e le Repressioni Tornano

Chas Pravdy - 29 Settembre 2025 02:34

Nelle regioni temporaneamente occupate dalla Russia in Ucraina, si registra un preoccupante ritorno a pratiche autoritarie che ricordano l’epoca sovietica.

Secondo il Centro di Resistenza Nazionale (CRN), le autorità russe nel territorio di Luhansk hanno annunciato l’avvio di quello che chiamano «Movimento Giovanile Stakhanov», un’iniziativa che di fatto rappresenta una mobilitazione forzata di studenti provenienti da pseudouniversità per lavorare negli impianti industriali.

Lo scopo apparente è creare un’apparenza di attività e produttività, mentre in realtà si utilizza coercizione e pressione ideologica.

Questa iniziativa si collega inoltre a un rafforzamento del controllo della sfera digitale e dei mezzi di comunicazione locali, come confermato dagli esperti del CRN.

La strategia russa sembra voler riportare la regione ai modelli repressivi dell’era sovietica, bloccando le opportunità di sviluppo e progresso, rilanciando pratiche di repressione, svalutando l’individualità e portando la regione in povertà e miseria.

In precedenza, si era saputo che a Luhansk le autorità occupanti avevano organizzato una campagna chiamata «Per i Nostri», durante la quale studenti sono stati costretti a donare sangue per i feriti soldati russi, rivelando così il ritorno di metodi repressivi propri dell’epoca sovietica.

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