Zelensky e la Nuova Strategia di Sicurezza dell’Ucraina: Il Memorandum di Budapest nel Passato, Nuovi Approcci nel Futuro

Chas Pravdy - 24 Settembre 2025 04:24

Durante il suo recente intervento alla riunione di alto livello del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiaramente affermato che l’Ucraina sta abbandonando la dipendenza dai vecchi schemi di garanzie di sicurezza internazionali, i quali si sono rivelati inefficaci nella pratica.

Secondo le sue dichiarazioni, il Memorandum di Budapest, firmato nel 1994 per garantire la sicurezza dell’Ucraina in cambio del suo disarmo nucleare, si è oggi trasformato in una promessa vuota, che non ha mantenuto le sue promesse.

Questo rappresenta un chiaro segnale che è necessario costruire una nuova architettura di sicurezza globale, fondata su garanzie di parità, affidabili e solide.

Zelensky ha evidenziato che l’Ucraina, insieme ai paesi alleati, tra cui Regno Unito, Francia e oltre 30 altri stati, sta creando questa nuova struttura di sicurezza, con il supporto deciso degli Stati Uniti, i quali dovranno svolgere un ruolo chiave per garantire l’integrità territoriale e la sovranità del paese.

In particolare, si puntano a meccanismi utili a impedire che la Russia, sotto la guida di Vladimir Putin, possa violare di nuovo tali impegni.

Nel suo discorso, Zelensky ha anche sottolineato che la Russia mostra una riluttanza nei confronti del dialogo diplomatico, preferendo apparire solamente per guadagnare tempo e continuare con atti di violenza e uccisioni, fingendo di voler negoziare.

Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso fiducia nelle possibilità che l’Ucraina possa riguadagnare il controllo dei propri territori entro confini riconosciuti a livello internazionale.

Ha inoltre dichiarato che gli Stati Uniti non sono ancora pronti a discutere garanzie di sicurezza specifiche per Kiev e che comunicheranno la propria decisione definitiva sulla fiducia verso Vladimir Putin tra un mese, dopo un incontro con Zelensky.

Questi sviluppi rappresentano un passo cruciale verso una nuova strategia di sicurezza più autonoma e resiliente, in risposta alla crisi e all’insuccesso delle vecchie garanzie che si sono rivelate inefficienti.

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