Può l’ONU superare la crisi di rilevanza e mantenere il suo ruolo nel mondo contemporaneo?

Chas Pravdy - 24 Settembre 2025 11:26

Dalla sua fondazione nel 1945, l’Organizzazione delle Nazioni Unite si è trovata al centro delle dinamiche internazionali.

Tuttavia, oggi la sua rilevanza e capacità di intervento vengono sempre più messe in discussione.

Nata in un clima di ottimismo post-bellico, l’ONU si affidava alla sua capacità di fungere da piattaforma per il dialogo globale e la diplomazia pubblica: poteva criticare pubblicamente gli Stati membri e attirare l’attenzione del mondo su temi cruciali come i conflitti, il cambiamento climatico e la crisi umanitaria.

Con il passare del tempo, questa visione si è fatta più fragile di fronte alle numerose crisi in corso—dalla guerra in Ucraina, a Gaza, Sudan — e alla crescita di attori non statali.

Di conseguenza, l’ONU contemporanea appare più come uno spettatore passivo in un mondo dominato dalla legge del più forte e dai interessi politici di potenza.

Le riforme interne, come la revisione del Consiglio di Sicurezza, la democratizzazione dei processi decisionali, il contenimento delle spese e la riduzione della burocrazia, sono necessarie ma di difficile attuazione.

Numerosi critici, anche ex leader, sottolineano il declino dell’influenza dell’organizzazione e la sua crescente irrilevanza: la sede dell’ONU sembra più un mausoleo che un centro di vita.

Alla prossima Assemblea Generale a New York, i leader mondiali discutono di riforme urgenti, ma la paralisi del Consiglio di Sicurezza — con il suo diritto di veto — ostacola le risposte.

Le potenze emergenti e i paesi del Sud globale chiedono una maggiore influenza, considerando l’attuale struttura superata e inadeguata.

Il Papa e altri alti funzionari avvertono che l’ONU sta perdendo la capacità di unire i popoli, e il suo futuro dipende dalla volontà politica collettiva.

Le proposte di riforma mirano a rendere l’organizzazione più snella, efficiente e focalizzata sui suoi obiettivi principali—pace, sviluppo e diritti umani.

Tuttavia, la resistenza delle strutture dell’epoca della Guerra Fredda e gli interessi delle grandi potenze complicano queste riforme.

La prossima nomina del segretario generale sarà decisiva per il futuro della struttura, mentre molte sfide ancora attendono di essere affrontate.

Storicamente, l’ONU rischia di collassare come la Lega delle Nazioni, incapace di prevenire la Seconda guerra mondiale.

Le condizioni attuali richiedono riforme profonde e una forte volontà collettiva degli Stati membri per ridare vitalità e credibilità a questa entità internazionale.

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