La Bulgaria annuncia piani per interrompere il transito del gas russo e rivedere la strategia energetica

In una dichiarazione ufficiale, la Bulgaria ha comunicato le proprie intenzioni strategiche di trasformare radicalmente le politiche energetiche del paese, auspicando un allontanamento deciso dalla dipendenza dal gas russo.
Il primo ministro Rossen Jelyazkov ha annunciato che il paese nel prossimo anno rescinderà tutti i contratti esistenti relativi al transito di gas naturale russo, e entro il 2028 mira a eliminare completamente il gas russo dal proprio mix energetico.
Questa decisione rappresenta un passo importante verso la diversificazione delle fonti di energia, con un focus particolare sull’incremento delle importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) attraverso terminali dedicati.
Nonostante queste mosse, il governo bulgaro garantisce che continuerà ad acquistare petrolio russo, rifiutando di cedere alle pressioni politiche esterne, inclusi i commenti dell’ex presidente statunitense Donald Trump.
Nel frattempo, la Commissione Europea sta preparando una nuova serie di sanzioni contro la Russia, tra cui il divieto di importare GNL russo dal 1° gennaio 2027 e la graduale cessazione delle importazioni di petrolio russo.
Queste misure fanno parte di una strategia a lungo termine per promuovere l’uso di fonti di energia alternative e ridurre l’indipendenza energetica dalla Russia.